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    POLIZZA RCA

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    POLIZZA RCA: COME VERIFICARE DI ESSERE ASSICURATI?

    Assicurazioni online: chiusi 222 siti truffa. Vediamo come proteggere i nostri risparmi e dati personali e non correre il rischio di viaggiare privi di copertura assicurativa senza saperlo.

     

    Di truffe online ne esistono di tutti i tipi, ma quelle che riguardano le polizze sono tra le più pericolose.

    Cosa succede se ci si assicura su un sito irregolare? La polizza non ha valore e non offre nessuna copertura, l’utente perde il denaro, cede i suoi dati personali a enti sconosciuti e, nel caso di una polizza Rc auto falsa, rischia una multa, il sequestro del veicolo e il pagamento dei danni in caso di incidente.

    L’assicurazione auto pesa molto sul bilancio di una media famiglia italiana e trovare polizze a prezzi stracciati in rete è allettante. Occorre tuttavia verificare che il sito dove ci si appresta ad acquistare la polizza auto sia autentico. In alternativa, si può prendere contatto in modo più sicuro con un operatore in carne ed ossa, anche online via mail o per telefono, ugualmente capace di confrontare le diverse polizze e, in più, in grado di assisterti e indicarti quella più conveniente per le tue personali esigenze.

    Come faccio a sapere se l’auto è davvero assicurata?

    Per avere piena certezza della validità della copertura, nel caso delle polizze RC auto basta collegarsi al portale dell’automobilista e inserire la targa del veicolo nella sezione Servizi Online (https://www.ilportaledellautomobilista.it/web/portale-automobilista/verifica-copertura-rc): se l’assicurazione è vera e attiva, la polizza risulta registrata. In caso contrario, meglio rivolgersi alla Polizia Postale e all’Ivass (Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni) e denunciare la situazione.

    La truffa assicurativa online

    Un'indagine della Guardia di Finanza, coordinata dalla Procura di Milano, ha scoperto una serie di truffe riguardanti false polizze online concentrate soprattutto sul settore auto. Sono stati oscurati 222 siti, dei quali 49 in Italia e 55 tra Usa, Germania e Olanda.

    Questi siti hanno un’apparenza del tutto innocua: presentano, non solo i loghi ufficiali delle assicurazioni, ma anche un falso numero di iscrizione al Registro Unico degli Intermediari assicurativi rilasciato dall'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni Ivass

    Una volta generato il contratto, viene chiesto di pagare con un bonifico bancario intestato a una persona fisica o di ricaricare una carta di credito, modalità che già dovrebbero suscitare sospetto. Molti portali vantano anche un finto servizio di assistenza pronto a rassicurare le vittime.

    Sono circa 1.000 le persone truffate per un totale di 700 mila euro, 74 le persone sospettate di essere coinvolte nella truffa, di cui 5 indagate. Numeri da intendere in progressivo aumento.

    Nel 2018, in Italia, l’8,6% dei premi assicurativi auto sono stati pagati tramite siti online, secondo i dati Ania e Ivass. Circa mille automobilisti che hanno stipulato online la polizza obbligatoria hanno continuato a guidare ignari del pericolo per se stessi e per gli altri, rischiando una sanzione economica da 841 euro a 3.366 euro, prevista dall’art. 193 del Codice della Strada per chi circola su strada senza copertura Rca.

    Non solo automobili, ma anche barche o case senza una copertura assicurativa, pur avendo pagato il premio richiesto. In caso di incidente, il titolare avrà la sorpresa di dover pagare comunque di tasca sua.

    Vademecum anti truffe assicurative

    L’Ivass ha raccomandato di valutare con attenzione le offerte assicurative via internet o telefono, specialmente se arrivano tramite sistemi di messaggistica, come WhatsApp, ai quali non dobbiamo comunicare i nostri dati (numero di targa, attuale compagnia assicurativa, etc.).

    Chi paghiamo

    E’ importante controllare, prima del pagamento del premio, che i preventivi e i contratti si riferiscano a imprese e intermediari regolarmente autorizzati, consultando sul sito www.ivass.it:

    • gli elenchi delle imprese italiane ed estere ammesse ad operare in Italia (elenchi generali ed elenchi specifici per la Rc auto, imprese italiane ed imprese estere);
    • il Registro unico degli intermediari assicurativi (RUI) e l’Elenco degli intermediari dell’Unione Europea;
    • l’elenco degli avvisi relativi ai Casi di contraffazione, Società non autorizzate e Siti internet non conformi alla disciplina sull’intermediazione.

    Sono irregolari i pagamenti dei premi eseguiti a favore di carte di credito ricaricabili, prepagate o di persone o società non iscritte tra gli elenchi sopra citati.

    I siti internet o i profili dei social network, come Facebook, degli intermediari italiani che svolgono attività on-line indicano sempre:

    • i dati identificativi dell’intermediario;
    • l’indirizzo della sede, il recapito telefonico, il numero di fax e l’indirizzo di posta elettronica certificata;
    • il numero, la data di iscrizione al Registro unico degli intermediari assicurativi e riassicurativi e l’indicazione che l’intermediario è soggetto al controllo dell’Ivass.

    I siti o i profili social che non contengono le informazioni sopra riportate non sono conformi alla disciplina in tema di intermediazione assicurativa e potrebbero potenzialmente vendere polizze contraffatte.

    Gli intermediari dello Spazio Economico Europeo (SEE) abilitati a operare in Italia devono riportare sul sito internet, oltre ai dati identificativi, il numero di iscrizione nel Registro dello Stato membro di origine, l’indirizzo di posta elettronica, l’eventuale sede secondaria e la dichiarazione di abilitazione all’esercizio dell’attività in Italia con l’indicazione dell’Autorità di vigilanza dello Stato membro di origine.

    Quanto paghiamo

    Esaminare con attenzione tutte le voci del preventivo e verificare l’effettiva convenienza del costo. Leggere attentamente tutte le voci relative ai massimali previsti e alle franchigie: spesso non vale la pena di cercare a tutti i costi un risparmio rinunciando a coperture utili.

    Come paghiamo

    I pagamenti devono essere tracciabili. Anche di fronte a sconti importanti, non bisogna saldare il premio con metodi di pagamento come la ricarica di carte prepagate o servizi di trasferimento di denaro contante.

    Terminato l'acquisto, la compagnia assicurativa deve inviarci tutta la documentazione necessaria. Nota bene: nessun operatore reale comunica queste informazioni tramite messaggistica telefonica.

    Il Contact Center Consumatori dell’Ivass è comunque disponibile al numero verde 800-486661, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 14.30, per fornire chiarimenti e spiegazioni.

    Vincenzo Cirasola, presidente di Anapa Rete ImpresAgenzia, ha commentato, in seguito all’indagine sulle truffe online:

    «il web non va certo demonizzato: è uno strumento importante nell'evoluzione del sistema, ma casi come questo dimostrano l'importanza della consulenza diretta di agenti e agenzie, che non potranno mai essere sostituiti da un click».

    Elenco dei siti truffa che offrono assicurazioni false

    Ecco una lista degli ultimi siti web oscurati dall’Ivass per irregolarità. Diverse decine di questi siti sono stati chiusi nei mesi di aprile, maggio e giugno.

    Altre frodi contro le assicurazioni che ricadono sugli automobilistimappa veicoli non assicurati 2018

    Se le truffe assicurative online sono pericolose, le frodi più diffuse nel settore dell'RC Auto rimangono quelle perpetrate nei confronti delle compagnie con comportamenti scorretti da parte dell'assicurato in fase di denuncia del sinistro: dai falsi danni alle spese gonfiate. Stando alla relazione annuale pubblicata dall’Ania nel luglio 2019, si tratta di un fenomeno diffuso: il 23,5% dei sinistri, degli oltre 2,8 milioni denunciati nel complesso lo scorso anno in Italia, sono esposti al rischio frode per le compagnie. Nel 2018, il 14,9% di questi sotterfugi sono stati scoperti e hanno permesso alle compagnie di non pagare i risarcimenti inizialmente richiesti. Nell'1,3% dei casi l'impresa di assicurazione ha presentato una denuncia o una querela. Frodi di questo tipo generano costi per le compagnie che vanno ad aumentare i premi richiesti agli assicurati.

    Un altro fenomeno dilagante riguarda i circa 2,7 milioni di veicoli che circolano privi di assicurazione, il 6% del parco circolante nel 2018, secondo le stime dell'Ania. Nella tabella è mostrata una mappa dei veicoli non assicurati divisi per regione. Si tratta di una grave evasione assicurativa: oltre alle perdite subite dalle compagnie e dal Fisco, si incrina la sicurezza stradale e delle vittime inconsapevoli hanno maggiore difficoltà a essere equamente risarcite.

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